“Anno due della libertà d’Israele”: sono queste le parole impresse su un’antica moneta coniata al tempo della rivolta del condottiero Bar Kochba, pretendente al trono del regno di Giudea che guidò la terza guerra giudaica contro i Romani. La Israel Antiquities Authority ha presentato, informa Istaele.net, che cita articoli apparsi sul “Jerusalem Post” e il “Times of Israel”, la rara moneta in bronzo risalente al periodo della rivolta anti-romana del 132 d.C.: è stata scoperta di recente negli scavi condotti, sotto la supervisione della Società per la ricostruzione e lo sviluppo del quartiere ebraico della Città Vecchia di Gerusalemme, nel parco archeologico William Davidson, che si trova tra il Monte del Tempio e la Città di David. Sul dritto, la moneta è decorata con un grappolo d’uva e la scritta “Anno due della libertà di Israele”. Il rovescio presenta una palma e la scritta “Gerusalemme” in ebraico antico. Le monete del periodo della rivolta di Bar Kokhba, che proclamavano lo scopo dei ribelli – liberare Gerusalemme dall’occupazione romana dopo la distruzione della città del 70 d.C. – sono ben conosciute dagli archeologi. La scoperta di queste monete aiuta i ricercatori a mappare la rivolta, che ebbe luogo circa 1.900 anni fa. È interessante notare che i ribelli spesso coniavano le monete della rivolta su monete del regime romano con le facce cancellate o danneggiate: un probabile gesto di rivolta e di sfida verso l’occupazione romana. Le tipiche monete della rivolta presentavano la facciata del Tempio, trombe, la cetra e le iscrizioni: “Redenzione d’Israele” e “Libertà d’Israele”.
Donald Tzvi Ariel, capo del Dipartimento monete presso la Israel Antiquities Authority, ha esaminato più di 22.000 monete di varie epoche rinvenute durante scavi archeologici nell’area della Città Vecchia di Gerusalemme. Dalla sua indagine risulta che solo quattro di quelle monete risalgono al periodo della rivolta di Bar Kokhba: un numero decisamente esiguo se paragonato al grande numero di monete di Bar Kokhba che sono state trovate al di fuori di Gerusalemme. Fra l’altro, delle quattro monete di Bar Kokhba trovate dentro la città, questa da poco scoperta è l’unica in cui appaia la parola “Gerusalemme”. In realtà, la discrepanza nel numero dei ritrovamenti dentro e fuori Gerusalemme non deve stupire. I ribelli di Bar Kokhba, benché mirassero a farlo, non riuscirono mai a penetrare entro i confini della città. “Gerusalemme era l’obiettivo e il grido di battaglia dei ribelli di Bar-Kochba – spiega Ariel – Ma essi non hanno mai conquistato la città. Questa è la prima volta che una di queste monete viene trovata nell’area negli ultimi 40 anni”.
Si pone piuttosto la questione di come le quattro monete del periodo della rivolta siano riuscite ad arrivare dentro la città. Gli archeologi Moran Hagbi e Joe Uziel suggeriscono la possibilità che le monete siano state portate a Gerusalemme da legionari romani della X Legione (a quanto sembra accampata all’interno della città) che avevano partecipato alla repressione del rivolta e si erano tenuti per ricordo le monete trovate sui campi di battaglia. “Si possono usare le monete per conoscere la storia – conclude Ariel – Bar-Kochba voleva conquistare Gerusalemme ma non ci riuscì, e dopo quel periodo l’autonomia ebraica scomparve per quasi 1.900 anni”.
(Pam/Adnkronos)
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