Uomo di Tollund, storia di una mummia in perfette condizioni
La storia dell’uomo di Tollund ha inizio nel 1950 quando, all’interno di una torbiera, i fratelli Viggo ed Emil Højgaard si sono imbattuti in un corpo perfettamente integro e con il dettaglio macabro di una corda appesa al collo. In un primo momento, la perfetta conservazione del cadavere (facilitata dagli sfagni, una particolare tipo di muschio che ne aveva bloccato la decomposizione) aveva fatto pensare a una morte recente. Ipotesi smentita dagli esami successivi, che ne hanno invece datato il decesso al 400 a.C, attribuendolo a un misterioso rituale sacrificale.
Cosa ha mangiato l’uomo di Tollund prima di morire
Gli ultimi studi, pubblicati sulla rivista Antiquity, hanno permesso ai ricercatori di confermare quello che i colleghi avevano già capito, per sommi capi, negli Anni 50. L’esame autoptico, infatti, ha mostrato chiaramente come l’uomo, poco prima di morire, si fosse rimpinzato di porridge d’orzo, semi di lino e pesce, piatti piuttosto comuni in terra danese durante l’Età del Ferro. Un pasto sostanzioso, nutriente e con un apporto di energia importante. Partendo dai resti alimentari rintracciati nel tratto digestivo, il team dell’antichista del Museo di Silkeborg Nina Nielsen ha provato a recuperare gli ingredienti delle singole pietanze e il loro processo di preparazione, nel tentativo di scoprire le cause della morte.
Una ricerca minuziosa durata più di un anno: «Dal 1950 a oggi i metodi di indagine degli organi interni si sono molto evoluti», ha spiegato Nielsen in un comunicato stampa riportato da Gizmodo. «Ecco perché abbiamo deciso di riprendere le ricerche e siamo arrivati a un risultato importante. Perché non solo abbiamo ricostruito l’ultimo pasto dell’uomo di Tollund, ma anche i passaggi che ha seguito per prepararlo e gli utensili usati per cuocerlo, tutti rigorosamente in argilla».
L’uomo di Tollund e la salute cagionevole
Ma non è tutto. Altri esami hanno permesso addirittura di tratteggiare una sorta di anamnesi della mummia, rivelandone una salute parecchio precaria. Il suo intestino presentava gravi infezioni parassitarie dovute al consumo di carne cruda, o cotta male, e all’ingestione di acqua contaminata.
(fonte: tag43.it)
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